Antenne al Ceresolo: l´Amministrazione non abbassa la guardia

(Limbiate, 23 aprile 2014) - Pur nella certezza di aver operato nel pieno rispetto della legalità e della salute dei cittadini, viste anche le rilevazioni effettuate (che hanno dato risultati di radiazioni abbondantemente sotto i limiti di legge), l’Amministrazione comunale non ha voluto sottovalutare le legittime implicazioni “emotive” delle famiglie limbiatesi residenti al Ceresolo, che hanno più volte manifestato il loro disagio per l’installazione di impianti telefonici sopra l’acquedotto di proprietà di CAP Holding.
In base agli accordi sottoscritti tra privati, e quindi proprio da CAP Holding, sono quattro le società di telefonia che hanno dimostrato l’interesse ad installare un’antenna sopra l’acquedotto per offrire una miglior copertura del segnale telefonico proprio nella zona del Ceresolo, oltreché nel centro città: due di loro hanno già ottenuto l’autorizzazione ad iniziare i lavori, mentre le altre due sono ancora in stand-by. “Abbiamo incontrato i due operatori telefonici già operativi, ovvero Vodafone e Wind, ai quali abbiamo fatto una proposta per lo spostamento immediato delle loro antenne, proponendo loro alcune alternative, ma non abbiamo purtroppo avuto risposte positive a riguardo – spiega l’assessore all’Ambiente, Sandro Archetti - Entrambe le società telefoniche però ci hanno confermato la loro massima disponibilità alla sistemazione dell’area sottostante la torre dell’acquedotto, per garantire un aspetto più decoroso alla disposizione degli impianti. Proseguendo il lavoro di chi mi ha preceduto, negli ultimi giorni ho promosso altre azioni concrete che mirano a disciplinare una situazione un po’ complicata”.
In primo luogo, la Giunta De Luca ha, infatti, approvato una delibera nella quale il Comune di Limbiate anticipa già da ora a CAP Holding ed alle società telefoniche che non intende far valere la clausola della proroga del contratto. Ciò significa che le antenne che verranno eventualmente attivate, fra 9 anni dovranno essere smontate: è chiaro quindi che le società stesse sono disincentivate dal posizionarsi sulla torre piezometrica. L’Amministrazione comunale ha poi chiesto a CAP Holding una modifica consensuale al contratto, che preveda la rinuncia ad accogliere altri operatori telefonici, oltre a quelli già autorizzati. Di fatto, questa azione, permette di dimezzare il numero delle antenne che sosteranno sulla torre dell’acquedotto. “Stiamo tentando di fare tutto il possibile – commenta il Sindaco De Luca - Se non riusciremo ad eliminare, per il momento, l’impianto di telefonia al Ceresolo, lavoriamo almeno per ridurre il rischio di avere delle altre antenne in una zona così densamente abitata”.
Infine, l’assessore Archetti intende rassicurare i cittadini che hanno espresso scetticismo riguardo all’attendibilità delle misurazioni dell'inquinamento elettromagnetico connesso agli impianti telefonici che è stato effettuato a febbraio in via General Cantore. “E’ mia intenzione – conclude l’assessore Archetti - promuovere su tutte le antenne installate in città una campagna di monitoraggio. A questo proposito, ho già personalmente contattato l’Unità Operativa Monitoraggi dell’Agenzia Regionale per l'Ambiente (ARPA), che potrà intervenire quindi con rilievi a sorpresa”.